Maiolica

I materiali

Maiolica

Prodotto ceramico formato da terracotta rivestita di smalto stannifero, e il cui nome sembra possa derivare dall’isola di Majorca nelle Baleari al centro dei traffici con l’Oriente islamico nel periodo di dominazione della penisola iberica.
La vera e propria maiolica si ha quando il biscotto (già cotto a 1300 gradi) viene ricoperto di uno smalto stannifero, vetroso ma opaco, un composto detto “fritta” e calcino.

Dopo tale immersione e una breve asciugatura, lo si rimette nel forno per una seconda cottura che non supera i 900 gradi di calore. La decorazione con i colori in grado di resistere al fuoco, avviene prima di questa seconda cottura in cui non è più soltanto lo smalto che si fonde e si amalgama con la superficie porosa del biscotto, ma la stessa cosa avviene ai colori, i quali si fondono e amalgamano con il rivestimento di smalto.

Piatto – Cantagalli

Epoca: Fine ‘800 - primi ’900

Piatto – Galileo Chini

Epoca: Anni '20

Piatto Cantagalli

Epoca: 1880-85

Piatto con decoro al “parrucchetto” – Doccia

Epoca: 1740

Piatto con ritratto – Jafet Torelli

Epoca: Ultimo IV del XIX sec.

Piatto da parata – Galileo Chini

Epoca: 1906 - 1919

Piatto da parata “Allegoria delle Arti” – Ginori

Epoca: Fine '800

Piatto decorativo – Melandri

Epoca: Anni '50

Piatto fondo- Galileo Chini

Epoca: Anni '20

Piatto Ispano Moresco – Cantagalli

Epoca: fine '800

Piatto maiolica – Doccia

Epoca: 1745

Placchetta a bassorilievo- Melandri

Epoca: Anni '50

Putto Melandri

Epoca: anni '50-60

Regina – Minghetti

Epoca: Primi del '900

Scatola ottagonale – Melandri

Epoca: Anni '50

Scultura Melandri

Epoca: anni '50