Maiolica

I materiali

Maiolica

Prodotto ceramico formato da terracotta rivestita di smalto stannifero, e il cui nome sembra possa derivare dall’isola di Majorca nelle Baleari al centro dei traffici con l’Oriente islamico nel periodo di dominazione della penisola iberica.
La vera e propria maiolica si ha quando il biscotto (già cotto a 1300 gradi) viene ricoperto di uno smalto stannifero, vetroso ma opaco, un composto detto “fritta” e calcino.

Dopo tale immersione e una breve asciugatura, lo si rimette nel forno per una seconda cottura che non supera i 900 gradi di calore. La decorazione con i colori in grado di resistere al fuoco, avviene prima di questa seconda cottura in cui non è più soltanto lo smalto che si fonde e si amalgama con la superficie porosa del biscotto, ma la stessa cosa avviene ai colori, i quali si fondono e amalgamano con il rivestimento di smalto.

Figurina in costume – La Salamandra

Epoca: 1921 - 1923

Figurina in riverenza – La Salamandra

Epoca: 1921 - 1923

Figurina veneziana

Epoca: Anni '20

Grande piatto da parata – Molaroni

Epoca: Fine '800

Grande vaso – Galileo Chini

Epoca: 1900-1902

Grande vaso “Amore e Psiche” – Ginori

Epoca: Ultimo IV dell'800

Grande vaso Zaccagnini

Epoca: anni '40

Laura – Minghetti

Epoca: Primi del '900

Loredano – Minghetti

Epoca: Primi del '900

Madonna con bambino – Minghetti

Epoca: 1920 c.ca

Mensola – Manifattura Chini

Epoca: Anni '20

Mensole – Cantagalli

Epoca: 1880 c.ca

Monumentale vaso – Chini

Epoca: Anni '20

Odalisca – Francesco Nonni

Epoca: Anni '20

Piastra a bassorilievo – Melandri

Epoca: Anni '50

Piastrella decorativa – Doccia

Epoca: 1770-80